IL COMMENTO
ANCHE COSÌ UNA MERAVIGLIA
di BARBARA GIANETTI LORENZETTI
Bella. Bella così. Basta che si tolgano di mezzo le automobili. Da tempo i sondaggi sul futuro di Piazza Grande finivano con una maggioranza di interpellati convinta che per rendere giustizia al centro locarnese bastasse eliminare traffico e parcheggi. Un’idea che, dopo attente valutazioni, anche il Municipio ha fatto propria, meritandosi un plauso. Al di là delle qualità architettoniche (e affettive)del cuore cittadino, la recente decisione ha il sapore di un saggio ridimensionamento. Per anni, infatti, i discorsi attorno a Piazza Grande parevano riferiti a realtà ben diverse dalla nostra. Quasi a paragonarla a spazi come Piazza San Pietro o Alexanderplatz. Ora, finalmente, siamo tornati sulla terra, rendendoci conto che il nostro salotto è bello, sì, ma non è l’ottava meraviglia del mondo. Che è una piazza, come ce ne sono altre, e che per valorizzarla bastava restituirla alla gente. E la gente se n’è subito riappropriata, riempiendola di vita e apprezzandola così com’è. Bravo, dunque, il Municipio a tornare sui suoi passi, dimostrando l’intelligenza di chi sa cambiare idea; destinando le poche risorse a disposizione ad operazioni più necessarie. Ma il capitolo non è ovviamente chiuso qui. Per render giustizia fino in fondo al centro cittadino mancano ancora qualche piccolo intervento e un accurato lavoro di selezione. Il primo dovrà riguardare – e l’ Esecutivo ha già dato garanzie in tal senso – l’arredo urbano, coinvolgendo giocoforza anche i privati. Da rivedere, ad esempio, le terrazze dei ristoranti e, soprattutto, la qualità delle loro coperture. O, ancora, le insegne di bar e negozi, di cui, come è regola in molte piazze d’ Italia (Verona, Trento e Pavia insegnano), c’è chi suggerisce la completa eliminazione. Senza contare l’aspetto di tutti quegli elementi mobili (dai palchi alle transenne) utilizzati per le manifestazioni. Ed è a queste ultime, infine, che si riferisce l’auspicato lavoro di selezione. Perché è giusto animare la Piazza, ma non a tutti i costi.
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