martedì 24 febbraio 2009

L'ottimo articolo di Davide Martinoni

Meridiana a costi ridotti
Piazza Grande, 430 mila franchi il preventivo di pavimentazione


Circa 430 mila franchi. Questo il preventivo di massima degli interventi di pavimentazione necessari per dar vita alla meridiana su Piazza Grande. Non “ una” meridiana, ma “ la” meridiana. Per almeno due grandi motivi: perché inserita in un contesto unico nel suo genere – ovverosia una delle piazze più famose e belle d’Europa –, e perché risulterà essere addirittura la più grande del mondo. Con relativo riscontro turistico e prevedibili ricadute a livello commerciale.
Per ora comunque la meridiana bramata da ormai una dozzina d’anni dall’orefice Armando Good è ancora sulla carta. Ma è almeno una carta da schizzo, come la chiamano gli architetti. E architetto è appunto Dario Salvadori ( Archindy di Salvadori & Buzzi, Locarno), che questo progetto l’ha preso a cuore, raccogliendo l’invito di Good e interpretando in chiave tecnica la visione di chi a diverso titolo ha contribuito a preparare il terreno all’iniziativa. Ovvero Sergio Cortesi, astronomo, che a Good ha fornito imprescindibili rassicurazioni circa la possibilità funzionale di una meridiana in piazza; Massimo Pedrazzini e Roberto Barra, fotografi, sulle cui im magini l’architetto Salvadori ha realizzato fotomontaggi con la rappresentazione grafica del grande orologio “da terra”; e Philippe Richardet, che, come riferito recentemente dal CdT, ha preso contatto con il patron di Swatch Nicolas Hayek strappandogli una mezza promessa di finanziamento. Sul carrozzone sono poi saliti il grafico locarnese Sandor Kwiatkowski, che da segugio di internet ha lanciato su Facebook un gruppo di so stegno che ha raggiunto ben oltre 150 iscritti in neppure due settimane; e Gianni Padlina, regista, il cui coinvolgimento è previsto nell’ambito di un progetto (verosimilmente cinematografico) legato a quello principale.
«
Va rilevato che Piazza Grande ha caratteristiche uniche che la pongono in stretta relazione con l’andamento del sole – nota l’architetto Salvadori –. Del resto un legame molto forte con il sole è proprio di tutto il Locarnese. Il “senso” di questo progetto è se si vuole an che quello di rendere omaggio al sole, dal quale la nostra regione ha sempre tratto grande beneficio ». Per Salvadori, inoltre, « la pedonalizzazione della Piazza dovrebbe essere l’incen­tivo per la popolazione a riscoprirla e a viverla. L’idea permetterebbe di mantenere quel carattere dato dai ciottoli – al quale i cittadini locarnesi sono molto legati – con un nuovo volto si prefigge l’obiettivo di creare curiosità e interesse » . Quello che l’architetto progettista definisce « perfettamente integrato nel tessuto esistente, scientificamente funzionante, sostenibile finanziariamente » , e che « rappresenterebbe un elemento innovativo per la città, con un riscontro economico e di immagine importante » , è, tecnicamente parlando, un progetto di non difficilissi ma realizzazione.
«
Si tratta di realizzare un tracciato di “ linee orarie” e di “linee mensili” – eseguito in lastre di granito larghe 30 centimetri e profonde 10 – dopo aver asportato i ciottoli esistenti per una larghezza di circa 50 centi metri, scavando per una profondità di circa 35 centimetri, lungo i 1047 metri del tracciato. Il terreno adiacente alle lastre verrebbe risistemato e compattato ». Il tutto, come accennato, per un costo stimato sui 430 mila franchi.
Quanto allo gnomone ( l’elemento che proietta la sua ombra sulla meridiana), verrebbe posato sullo spigolo a nord- ovest dell’edificio della Società elettrica sopracenerina. I dettagli di questa specifica operazione ancora non sono stati studiati. Ma ciò non avrà comunque grande rilevanza dal punto di vista finanziario.
E per leggere la meridiana non bisognerà essere Leonardo,
nota ancora Salvadori: « L’ombra dello gnomone si troverà – a seconda dell’orario e del periodo dell’anno, sovrapposto alla corrispettiva linea oraria, che a sua volta incrocia la linea del mese corrispondente » . La meridiana, aggiunge l’architetto, funzionerà anche di notte, perché sarà studiato un allineamento dello gnomone con la luna, in modo da coprirla visivamente e farle proiettare l’ombra laddove questa possa fornire informazioni orarie e temporali.
Leonardo, si diceva. Un genio che Salvadori ha naturalmente
ritrovato nell’ambito delle sue ricerche relative ai personaggi che nel tempo hanno sviluppato, nel campo delle scienze astronomiche, teorie sugli orologi solari. Leonardo che guarda caso è vicinissimo, da qualche tempo, alla realtà locarnese grazie alla sua presunta paternità del rivellino del castello. Insomma, conclude l’architetto, « la ricerca di relazioni tra l’orologio solare e i personaggi che hanno avuto un ruolo con il nostro passato potrebbe essere un tema molto interessante da sviluppare in futuro ». D.MAR.

mercoledì 11 febbraio 2009

Un altro bell'articolo di Barbara Gianetti

Una meridiana per Hayek
Piazza Grande, sostegno al progetto dalla Swatch


Già diversi contatti fra il noto imprenditore e i promoto­ri del «segnatempo solare» proposto nel 1997 dall’orafo Armando Good – Appena completato anche il preventi­vo di massima, che a breve sarà consegnato al Municipio

La meridiana più grande d’ Eu­ropa in Piazza Grande piace a Ni­colas Hayek. Anzi, il celeberrimo imprenditore, co-fondatore e pre­sidente del Consiglio di ammini­strazione del Gruppo Swatch, sa­rebbe disposto a contribuire con­cretamente alla realizzazione del progetto locarnese. Ora, dopo di­versi contatti con i promotori del­l’idea, attende solo un preventi­vo di massima (completato pro­prio in questi giorni) e un cenno positivo da parte delle autorità cittadine. L’idea lanciata nel ’97 dall’artista e orafo Armando Go­od – e successivamente sostenu­ta anche dal direttore della Spe­cola solare, Sergio Cortesi – si è insomma conquistata un soste­nitore d’eccezione, mentre in Cit­tà attorno al progetto si continua a discutere.
A favorire il coinvolgimento del «papà» dei famosissimi orologi Swatch nell’operazione locarne­se è stato l’interessamento di
Phi­lippe Richardet, già responsabi­le dell’ Ufficio sport e manifesta­zioni del Comune e, da lunedì (vedi a pagina 19, anche neo consigliere comunale cittadino.
« L’idea lanciata da Good – rac­conta quest’ultimo al CdT – mi è sempre piaciuta, perché, con un investimento relativamente ridot­to, si potrebbe concretizzare un’operazione dalle immense po­tenzialità, sia d’immagine sia tu­ristiche. Pensate che impatto avrebbe il fatto di poter vantare la meridiana più grande d’ Euro­pa nel centro cittadino. Piazza Grande, già teatro di eventi di for­te richiamo come il Festival del film o i concerti di Moon and Stars, si arricchirebbe di un’ulte­riore attrattiva. E, per di più, di carattere permanente».

La prima lettera

Da qui l’idea di scrivere a Nico­las Hayek, «per raccontargli del progetto – prosegue Richardet – e delle nuove prospettive che aprirebbe». Senza dimenticare
un accenno al fatto che lo stesso neo consigliere comunale locar­nese è originario proprio della re­gione «salvata» dalla nascita del Gruppo Swatch, «dopo che l’in­dustria orologiera era piombata in una fortissima crisi, la quale, peraltro, aveva spinto anche me ad emigrare al Sud delle Alpi».
Disponibilità a cinque zeri

Dopo quella prima missiva e una prima risposta positiva da parte dell’assistente di Hayek, i contat­ti si sono ripetuti e l’entusiasmo è cresciuto, tanto da portare l’im­prenditore svizzero di origini li­banesi a manifestare l’intenzio­ne di sostenere concretamente, attraverso il suo gruppo, la realiz­zazione del progetto. Un «colpo» non da poco, considerando che sarebbero già state fatte cifre a cinque zeri. Il presidente della Swatch ha ovviamente chiesto ul­teriori approfondimenti. Primo fra tutti, la stesura di un preventi­vo di grande massima. Il lavoro è stato affidato all’architetto Dario Salvadori, che lo ha concluso pro­prio in questi giorni. Una copia del dossier dovrebbe dunque par­tire in direzione di Bienne, men­tre l’altra sarà consegnata a Pa­lazzo Marcacci.
Mentre, infatti, i promotori del­l’operazione lavorano alla ricer­ca di sponsor, il «segnatempo so­lare » ideato da Armando Good è pure approdato sul tavolo delle istituzioni cittadine. Se ne sta oc­cupando il Municipio, impegna­to a mettere nero su bianco il fu­turo assetto urbanistico di Piaz­za Grande. Ma ne sta pure par­lando la Commissione del piano regolatore. Nel gennaio 2008, in­fatti, sei consiglieri comunali lo­carnesi del PPD avevano sotto­scritto una mozione chiedendo che l’idea venisse integrata al pro­getto di rifacimento di Piazza Grande e che, nel contempo, si cominciasse a prendere contat­to con i potenziali finanziatori dell’opera. Un lavoro già parzial­mente svolto grazie al coinvolgi­mento di Hayek.
Somme da tirare

Ora, insomma, si tratterà di tira­re le somme del dossier, valutan­do la sua fattibilità anche sulla scorta delle cifre contenute nel recentissimo preventivo di mas­sima e della volontà espressa dal «patron» della Swatch di parteci­pare all’operazione.

Barbara Gianetti Lorenzetti