Già diversi contatti fra il noto imprenditore e i promotori del «segnatempo solare» proposto nel 1997 dall’orafo Armando Good – Appena completato anche il preventivo di massima, che a breve sarà consegnato al Municipio La meridiana più grande d’ Europa in Piazza Grande piace a Nicolas Hayek. Anzi, il celeberrimo imprenditore, co-fondatore e presidente del Consiglio di amministrazione del Gruppo Swatch, sarebbe disposto a contribuire concretamente alla realizzazione del progetto locarnese. Ora, dopo diversi contatti con i promotori dell’idea, attende solo un preventivo di massima (completato proprio in questi giorni) e un cenno positivo da parte delle autorità cittadine. L’idea lanciata nel ’97 dall’artista e orafo Armando Good – e successivamente sostenuta anche dal direttore della Specola solare, Sergio Cortesi – si è insomma conquistata un sostenitore d’eccezione, mentre in Città attorno al progetto si continua a discutere. A favorire il coinvolgimento del «papà» dei famosissimi orologi Swatch nell’operazione locarnese è stato l’interessamento di Philippe Richardet, già responsabile dell’ Ufficio sport e manifestazioni del Comune e, da lunedì (vedi a pagina 19, anche neo consigliere comunale cittadino. « L’idea lanciata da Good – racconta quest’ultimo al CdT – mi è sempre piaciuta, perché, con un investimento relativamente ridotto, si potrebbe concretizzare un’operazione dalle immense potenzialità, sia d’immagine sia turistiche. Pensate che impatto avrebbe il fatto di poter vantare la meridiana più grande d’ Europa nel centro cittadino. Piazza Grande, già teatro di eventi di forte richiamo come il Festival del film o i concerti di Moon and Stars, si arricchirebbe di un’ulteriore attrattiva. E, per di più, di carattere permanente». La prima lettera Da qui l’idea di scrivere a Nicolas Hayek, «per raccontargli del progetto – prosegue Richardet – e delle nuove prospettive che aprirebbe». Senza dimenticare un accenno al fatto che lo stesso neo consigliere comunale locarnese è originario proprio della regione «salvata» dalla nascita del Gruppo Swatch, «dopo che l’industria orologiera era piombata in una fortissima crisi, la quale, peraltro, aveva spinto anche me ad emigrare al Sud delle Alpi». Disponibilità a cinque zeri Dopo quella prima missiva e una prima risposta positiva da parte dell’assistente di Hayek, i contatti si sono ripetuti e l’entusiasmo è cresciuto, tanto da portare l’imprenditore svizzero di origini libanesi a manifestare l’intenzione di sostenere concretamente, attraverso il suo gruppo, la realizzazione del progetto. Un «colpo» non da poco, considerando che sarebbero già state fatte cifre a cinque zeri. Il presidente della Swatch ha ovviamente chiesto ulteriori approfondimenti. Primo fra tutti, la stesura di un preventivo di grande massima. Il lavoro è stato affidato all’architetto Dario Salvadori, che lo ha concluso proprio in questi giorni. Una copia del dossier dovrebbe dunque partire in direzione di Bienne, mentre l’altra sarà consegnata a Palazzo Marcacci. Mentre, infatti, i promotori dell’operazione lavorano alla ricerca di sponsor, il «segnatempo solare » ideato da Armando Good è pure approdato sul tavolo delle istituzioni cittadine. Se ne sta occupando il Municipio, impegnato a mettere nero su bianco il futuro assetto urbanistico di Piazza Grande. Ma ne sta pure parlando la Commissione del piano regolatore. Nel gennaio 2008, infatti, sei consiglieri comunali locarnesi del PPD avevano sottoscritto una mozione chiedendo che l’idea venisse integrata al progetto di rifacimento di Piazza Grande e che, nel contempo, si cominciasse a prendere contatto con i potenziali finanziatori dell’opera. Un lavoro già parzialmente svolto grazie al coinvolgimento di Hayek. Somme da tirare Ora, insomma, si tratterà di tirare le somme del dossier, valutando la sua fattibilità anche sulla scorta delle cifre contenute nel recentissimo preventivo di massima e della volontà espressa dal «patron» della Swatch di partecipare all’operazione. Barbara Gianetti Lorenzetti |
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