mercoledì 11 febbraio 2009

Un altro bell'articolo di Barbara Gianetti

Una meridiana per Hayek
Piazza Grande, sostegno al progetto dalla Swatch


Già diversi contatti fra il noto imprenditore e i promoto­ri del «segnatempo solare» proposto nel 1997 dall’orafo Armando Good – Appena completato anche il preventi­vo di massima, che a breve sarà consegnato al Municipio

La meridiana più grande d’ Eu­ropa in Piazza Grande piace a Ni­colas Hayek. Anzi, il celeberrimo imprenditore, co-fondatore e pre­sidente del Consiglio di ammini­strazione del Gruppo Swatch, sa­rebbe disposto a contribuire con­cretamente alla realizzazione del progetto locarnese. Ora, dopo di­versi contatti con i promotori del­l’idea, attende solo un preventi­vo di massima (completato pro­prio in questi giorni) e un cenno positivo da parte delle autorità cittadine. L’idea lanciata nel ’97 dall’artista e orafo Armando Go­od – e successivamente sostenu­ta anche dal direttore della Spe­cola solare, Sergio Cortesi – si è insomma conquistata un soste­nitore d’eccezione, mentre in Cit­tà attorno al progetto si continua a discutere.
A favorire il coinvolgimento del «papà» dei famosissimi orologi Swatch nell’operazione locarne­se è stato l’interessamento di
Phi­lippe Richardet, già responsabi­le dell’ Ufficio sport e manifesta­zioni del Comune e, da lunedì (vedi a pagina 19, anche neo consigliere comunale cittadino.
« L’idea lanciata da Good – rac­conta quest’ultimo al CdT – mi è sempre piaciuta, perché, con un investimento relativamente ridot­to, si potrebbe concretizzare un’operazione dalle immense po­tenzialità, sia d’immagine sia tu­ristiche. Pensate che impatto avrebbe il fatto di poter vantare la meridiana più grande d’ Euro­pa nel centro cittadino. Piazza Grande, già teatro di eventi di for­te richiamo come il Festival del film o i concerti di Moon and Stars, si arricchirebbe di un’ulte­riore attrattiva. E, per di più, di carattere permanente».

La prima lettera

Da qui l’idea di scrivere a Nico­las Hayek, «per raccontargli del progetto – prosegue Richardet – e delle nuove prospettive che aprirebbe». Senza dimenticare
un accenno al fatto che lo stesso neo consigliere comunale locar­nese è originario proprio della re­gione «salvata» dalla nascita del Gruppo Swatch, «dopo che l’in­dustria orologiera era piombata in una fortissima crisi, la quale, peraltro, aveva spinto anche me ad emigrare al Sud delle Alpi».
Disponibilità a cinque zeri

Dopo quella prima missiva e una prima risposta positiva da parte dell’assistente di Hayek, i contat­ti si sono ripetuti e l’entusiasmo è cresciuto, tanto da portare l’im­prenditore svizzero di origini li­banesi a manifestare l’intenzio­ne di sostenere concretamente, attraverso il suo gruppo, la realiz­zazione del progetto. Un «colpo» non da poco, considerando che sarebbero già state fatte cifre a cinque zeri. Il presidente della Swatch ha ovviamente chiesto ul­teriori approfondimenti. Primo fra tutti, la stesura di un preventi­vo di grande massima. Il lavoro è stato affidato all’architetto Dario Salvadori, che lo ha concluso pro­prio in questi giorni. Una copia del dossier dovrebbe dunque par­tire in direzione di Bienne, men­tre l’altra sarà consegnata a Pa­lazzo Marcacci.
Mentre, infatti, i promotori del­l’operazione lavorano alla ricer­ca di sponsor, il «segnatempo so­lare » ideato da Armando Good è pure approdato sul tavolo delle istituzioni cittadine. Se ne sta oc­cupando il Municipio, impegna­to a mettere nero su bianco il fu­turo assetto urbanistico di Piaz­za Grande. Ma ne sta pure par­lando la Commissione del piano regolatore. Nel gennaio 2008, in­fatti, sei consiglieri comunali lo­carnesi del PPD avevano sotto­scritto una mozione chiedendo che l’idea venisse integrata al pro­getto di rifacimento di Piazza Grande e che, nel contempo, si cominciasse a prendere contat­to con i potenziali finanziatori dell’opera. Un lavoro già parzial­mente svolto grazie al coinvolgi­mento di Hayek.
Somme da tirare

Ora, insomma, si tratterà di tira­re le somme del dossier, valutan­do la sua fattibilità anche sulla scorta delle cifre contenute nel recentissimo preventivo di mas­sima e della volontà espressa dal «patron» della Swatch di parteci­pare all’operazione.

Barbara Gianetti Lorenzetti

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